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L'Hi-Fi, tutto ebbe inizio nel "lontano" 1990... Amplificatore IntegratoTechnics SU-V460 08/05/1990 Registratore Technics RS-T230 Double Cassette Deck 08/05/1990 Giradischi Technics SL-BD22 08/05/1990 Diffusori Cemark ??? 08/05/1990 Cavi di Segnale e di Potenza ??? Immancabile il Deck doppia cassetta con il quale mi feci un sacco di compilation da portare in auto. Per non parlare del riascolto dei dischi di mia sorella con un impianto che non fosse un tutto in uno come il vecchio Telefunken. Se i tre Technics potevano essere una discreta alternativa ai "CUBI" tanto in voga in quegli anni (pieni di lucine e niente altro), l'inesperienza mi fece acquistare dei diffusori poco validi dal punto di vista sonico, probabilmente l'anello debole di tutto il sistema. Non ho fotografie che documentino questi primi anni e se dei Technics si trova ancora qualcosa su internet dei diffusori non vi è traccia. Dovete quindi accontentarvi di una sommaria descrizione basata sui miei ricordi: "Grosso" diffusore da supporto a tre vie, reflex anteriore a fessura e woofer da circa 20cm, midrange a cono da circa 6-8cm e tweeter da15-20mm. Lettore CD Teac CD-P3000 ??/??/1991 Desideravo un lettore CD, oltre che convinto della superiorità del suono digitale su quello analogico, soprattutto per la comodità di utilizzo. La scelta ricadde sul TEAC anche perchè uscito vincitore da una sfida a quattro apparsa su di una rivista audio. Forse uno dei primi lettori ad aver inserito la meccanica centrale si presentava con un aspetto minimalista ma effettivamente meglio suonante dei suoi concorrenti nella fascia delle 400-500 mila lire. Ricordo bene che con i soldi che mi avanzarono andai subito ad acqistare un dischetto argenteo che consumai nel lettore: OXIGENE - Jean-Michel JarreSolo nel '93 arrivarono i miei primi diffusori "seri" seguiti a ruota da un ampli un po' più "musicale" del giapponese: Diffusori Spendor LS3/5a (singlewire) ??/??/1993 Amplificatore Integrato Musical Fidelity B200 ??/??/1993 Supporti Diffusori Standesign 70cm ??/??/1993 Nella foto sopra (scattata per provare il nuovo 28mm) si può notare come si fosse ampliata la collezione di CD Lettore CD Teac VRDS-10 24/02/1994 Rimasto in uso per ben 11 anni, un vero carro armato (Pubblicità su Audio Guida '93-'94). Avesse avuto anche un'alimentazione e dei convertitori all'altezza ad oggi sarebbe potuto essere ancora al suo posto. Due righe sulla sua storia, piaciuto fin dal primo ascolto nei confronti dei suoi diretti concorrenti da 2-2,5 milioni lo trovai presso una catena della grande distribuzione a 1'650'000 con un buon 30% di sconto, non ci pensai un attimo... Diffusori ESB Optima 11 ??/??/1994-1995 Sulle ESB invece un breve racconto... Una nota rivista del settore ne parlò benissimo raccomandandole soprattutto in relazione al prezzo bassissimo. Incuriosito dalla prova riuscii a trovarle in "saldo" a poco più di 100 mila delle vecchie lire!!! (Ricordo che a suo tempo la stessa sorte toccò ad un modello della Jensen che però non feci a tempo ad acquistare). 100'000 lire ben spese anche perchè con il MF (forse per via dei parametri di interfacciamento) formavano un'accoppiata davvero incredibile soprattutto per la musica rock/pop... Perfette quindi da alternare alle "compassate" LS3/5a nei momenti di "bisogno" Preamplificatore Magnum MP160 ??/??/1995 Amplificatore Finale Counterpoint SA-12 Dual Channel Tube Mosfet ??/??/1995 Cavi di Segnale G&BL HPC-700, HPS-110 e di Potenza G&BL HT-4250 ??/??/1995 Il '95 è stato l'anno della scoperta delle valvole (finale ibrido) e dei componenti separati. Vi è anche stato un affinamento sul versante cavi con l'acquisto di quelli di segnale e potenza puntando sugli italiani G&BL. I miglioramenti dovuti ad un finale di miglior potenza/qualità sono stati evidenti e le LS3/5a hanno gradito... Preamplificatore GRAAFfiti WFB TWO 27/03/1996 Cavo di alimentazione Electrocompaniet ECK-3 27/03/1996 Fin da subito ebbi l'impressione che il Magnum fosse l'anello debole del duo pre/finale. Un onesto preamplificatore entry level, nulla di più. La musicalità delle valvole del Counterpoint mi fecero cercare in quella direzione per un sostituto. Così arrivò il Graaf che, seppur di fascia "economica", vantava una musicalità incredibile. Ma non è tutto, era pure dotato di una sezione phono a mio vedere ancor meglio della pur buona sezione linea. Silenziosissima e molto versatile, veramente un plus per un apparecchio da meno di 2 milioni. Ma non mi voglio fermare qui con gli elogi, l'estetica e la costruzione non erano da meno. Ricordo che era un vero piacere azionare quella manopolona. Quindi non solo bello per gli occhi ma soprattutto musica per le orecchie... Brava Graaf!!! Per i più curiosi vi rimando alle info/foto presenti sul sito del costruttore GRAAFfiti WFB TWO Tavolino audio Solidsteel 410 black, 5 piani – 4 gambe 17/04/1996 Giradischi ProJect 6 17/04/1996 Testina Dynavector DV50X 17/04/1996 Fedelissimo compagno per diversi anni il tavolino Solidsteel è stato cambito di recente a causa delle dimensioni dei ripiani incompatibili con i miei ultimi acquisti, le elettroniche Norma. Ai tempi decisi per questo tavolino per via dell'arrivo del nuovo giradischi, il ProJect 6. Mi occorreva una base solida e un numero di ripiani tale da far trovare posto a tutte le mie elettroniche. L'alternativa al ProJect 6 era il "solito" Rega Planar 3 ma a differenza di questo ultimo pur perdendo per dinamica e velocità poteva contare su di un'elevata musicalità a tutto tondo soprattutto in abbinamento al fonorivelatore Dynavector ad alta uscita. Inutile dire che all'ascolto il ProJect si faceva preferire al VRDS-10. Ai tempi provai anche a dare una traduzione al libretto di istruzioni che posto qua nel caso possa ancora esser utile a qualcuno (download) Subwoofer Rogers AB1 06/06/1996 Fu uno dei tanti errori in cui incappai nel mio cammino audiofilo. La voglia di bassi, quei bassi che le piccole Spendor non potevano per forza di cose darmi, mi guidò verso quella che pareva la soluzione più logica, l'utilizzo di un subwoofer dedicato alle LS3/5a che avava anche funzione di supporto l'AB1. Mi resi subito conto che se da un lato l'ascolto di certi generi musicali regalava maggior appagamento, per contro si era persa la "magia"... Diffusori Rogers LS3/5a Biwire 07/04/1997 Il primo tentativo che feci per recuperare questa magia fu quello di uniformare per data di nascita gli ultimi arrivati con le LS3/5a. Sostituii quindi le "vecchie" Spendor con delle nuovissime (ex demo) Rogers Biwire dello stesso anno dei sub. Il tutto, ovviamente, all'insegna della "sinergia totale". Sfortunatamente il nuovo accoppiamento si dimostrò più sfortunato del precedente evidenziando ancor più i problemi di "scollamento" tra le LS3/5a e gli AB1 . Infatti le Rogers, andando sensibilmente meglio delle Spendor, facevano sentire ancora meno il bisogno dei sub AB1. Così finii per ascoltarle scollegate dai sub, con questi ultimi rilegati al compito di piedistalli... Distributore di rete Cabre DR220 07/04/1997 Si tratta del componente che da più tempo soggiorna nel mio impianto. Arrivato per sostutuire una ciabatta con interruttore, ha sempre avuto un funzionamento impeccabile. Ammetto di non aver notato nè benefici nè peggioramenti del suono, in compenso tiene in ordine l'intero cablaggio di alimentazione. La scelta ricadde su di una versione ITA/USA per accontentare il Counterpoint SA-12 dotato di presa USA non sostutuibile. Di seguito alcune foto del Cabre DR220: in compagnia dell'alimentatore separato del preamplificatore Spectral DMC-6 e visto da dietro senza coperchio.
Qui sotto invece una foto curiosa del display che visualizza una tensione di ben 247V, scattata in piena notte.
Amplificatore Finale Spectral DMA-90 ??/??/1997 Avevo gia avuto modo di ascoltare, presso iI mio negozio di fiducia, le elettroniche di casa Spectral. E' stato chiaro fin da subito che quel suono rappresentava il mio ideale anche se permanevano alcuni dubbi. Effettivamente i finali "grossi" di casa Spectral non mi entusiasmavano mentre il DMA-80... Quello si che tutte le volte che lo ascoltavo mi colpiva. Ne avevo sentito parlare, il discutissimo "family sound" Spectral divide il mondo audiofilo in due, o lo si ama o lo si odia. Io ero uno che pendeva di qua e di la, almeno fin quando non mi è capitato di ascoltare il DMA-90. Identico nell'estetica all'80 ma con un suono più "caldo", meno virato al dettaglio e alla velocità... Più rilassato e "musicale". Ed è così che me lo sono ritrovato in casa, fortunatamente gia rodato perchè usato... Seppur valida, l'accoppiata con il Graaf non si è dimostrata azzeccatissima e prima o poi ero sicuro si sarebbe guardato altrove. Una questone di tempo (e di soldi)... Ma nel frattempo cera lui a dar nuova vita alle LS3/5a. Le foto di seguito vogliono mostrare l'ordinatissimo interno del finale Spectral DMA-90 Serie I confrontato con il DMA-90 Serie II.
Quest'ultimo gia dotato dei mosfet che saranno poi montati nel successivo modello DMA-100 Altre interessanti foto quelle relative agli scomodissimi/bruttissimi morsetti di potenza posteriori e al selettore stereo/bridged
Preamplificatore Spectral DMC-6mkII 23/10/1998
Non poteva che finire così. Lo Spectral DMA-90 non faceva altro che "chiamare" un pre capace di farlo esprimere al 100% Quale miglior compagno di un preamplificatore della stessa casa? Nell'usato solo DMC-20, troppo cari per le mie finanze, di DMC-12P manco l'ombra. La fortuna vuole che rientra un DMC-6 II Series usato ma ben tenuto, quale ghiotta occasione per provare la sinergia tra i due. Il miglioramento ha interessato tutti i parametri, d'altronde l'abbinamento in casa Spectral è d'obbligo.
Come il compagno DMA-90, l'interno è una delizia per gli occhi
Ho deciso che merita un approfondimento la sezione Phono del DMC-6, un "piccolo" capolavoro per gli amanti del vinile. Occupa ben 1/3 dell'intera scheda ed è divisa per i due canali LEFT/RIGHT. Come si può vedere dalle fotografie a regnare è l'ordine e l'elevata qualità della componentistica con il cablaggio praticamente ridotto a zero. Fondamentali per l'ottenimento delle elevate prestazioni e silenzio di cui è capace questa sezione.
Nel dettaglio qui sopra la sezione Phono nel suo splendore. I due indicatori 0-100 sono per la sensibilità: 0 per le MM classiche (5mV) 50 per le MC ad alta uscita (1-2mV) 100 per le MC a bassa uscita (<0,4mV) I DIP Switches sono per l'impedenza di carico della puntina, se attivati singolarmente danno l'impedenza serigrafata alla loro sinistra (10, 30, 100 e 800 Ohm) se invece sono tutti in posizione OFF, l'impedenza è di 47K (standard per MM) In questo modo è garantita praticamente la compatibilità con un buon 90% dei fonorivelatori presenti sul mercato.
Nella foto sopra l'altrettanto curata sezione Linea con i quattro condensatori SPARGUE L +85°C da 6800uf.
E' esterno invece il trasformatore contenuto nell'alimentatore DMS-10. Quest'ultimo ha la capacità di adattarsi a varie tensioni di alimentazione (100-120-220-240V) semplicemente variando la posizione del fusibile posto sul retro a lato della vaschetta IEC.
Diffusori Martin Logan Aerius i 29/12/1998 L'arrivo del preamplificatore Spectral DMC-6 aveva dato una boccata d'aria fresca all'impianto. I diffusori ora vantavano una velocità ed una trasparenza che aveva dell'incredibile, oltre ad una micro e macrodinamica superiore. Peccato che il suono ora risultasse talmente "lineare" da far sembrare ancora più assente la gamma bassa. Quella nota di calore sul mediobasso data dal Graaf era sparita e con lei quella parvenza di pienezza tanto utile con diffusori dal ridotto litraggio. Occorreva qualcosa che suonasse altrettanto bene in gamma media ma con dei veri bassi, era venuto il momento di trovare le sostutute alle LS3/5a. Fino a questo momento mi erano piaciute le Monitor Audio Studio 20, le Thiel 0.5 e le Sonus Faber Guarneri Homage. Le prime due facevano sentiere la natura dei loro tweeter mentre le terze erano ancora troppo recenti per trovarle nell'usato... Diedi quindi un'occhio a Magneplanar, Quad e Martin Logan, tutte e tre famose per la loro gamma media. Trovai il tweeter delle prime esuberante, ben suonanti ma ingombranti per il mio ambiente le seconde e interessanti le piccole di casa ML, le Aerius i. Decisi quindi di portarmi a casa queste ultime in prova... Fortunatamente gia in parte rodate... L'ascolto si prolungò per un paio di settimane parallelamente alle Rogers prima che decidessi per l'acquisto. Di seguito scriverò qualche cosa che lascierà gli audiofili di stucco... Non fu la gamma media a far pendere l'ago della bilancia verso le Martin Logan Aerius i ma il loro basso. So che su internet si parla di quest'ultimo come il loro più grosso difetto ma da me, nel mio ambiente e con le mie elettroniche questo raggiungeva dei livelli di assoluto rilievo... teso, controllato, esteso... uno dei bassi più belli che mi sia mai capitato di ascoltare. Ancor oggi quel basso a volte mi manca, mentre non mi manca quel buco (parzialmente compensato verticalizzando maggiormente I diffusori) in gamma mediobassa e quel "picco" sul medioalto che faceva capolino in alcuni momenti. Ho goduto nel riascoltare tutta la mia discografia pop, dai Depeche Mode a Jamiroquai ma anche la grande orchestra anche se, durante l'ascolto di generi più "tranquilli", una certa nostalgia delle piccoline si faceva sentire, come a ricordarmi che le Aerius i erano lì solo di passaggio...
Cavo di Potenza MIT Terminator 2 30/11/1999 I cavi Mit sono stati una necessità legata all'aver tagliuzzato troppo i precedenti cavi ormai troppo corti per poter raggiungere i morsetti delle Guarneri posti a 1 metro di altezza. Mit, perchè Spectral pare gradisca questo marchio. Diffusori Sonus Faber Guarneri Homage 30/11/1999
Ma veniamo alle Sonus Faber Guarneri Homage. Ormai non ci speravo più quando un giorno mi squilla il telefono... Pronto! "Ho ritirato un paio di Homege in perfette condizioni estetiche/elettroniche... Ti interessano ancora?..." SI!!! Avevo gia un acquirente per le Aerius... Un amico che aveva in mente un sistema HT... Fu fatto tutto in meno di una settimana... E finalmente erano li a suonare nella mia stanza con un CD della Narada... Non mi dilungo a fare recensioni... Non ce n'è bisogno... Vi dico solo che per ben 3 (tre) anni non ho sentito il bisogno di toccare nulla, un comportamento anomalo per un Audiofilo... Il che è tutto dire... Tre anni di pieno godimento fino a quando...
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