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Oggetti elettronici di culto che almeno una volta nella vita di un audiofilo vanno posseduti... Un po' come le LS3/5a, solo che in questo caso trattasi di un pre e finale. Un design futurista per un'accoppiata storica dei primi anni '70. Così non ho resistito quando li ho visti in vendita ad un buon prezzo compresi gli imballi e manuale originale. Al loro arrivo sono rimasto un po stupito delle dimensioni davvero ridotte degli imballi:
Probabilmente ritenuti all'epoca più che sufficienti a proteggerli durante il trasporto:
Per prima cosa ho dato una sbirciata al manuale scoprendo che alla fine vi erano allegati gli schemi circuitali...
...poi ho dato un'occhiata alle loro condizioni generali che, a parte un paio di segni qua e la, erano discrete... Ho dovuto solo dannare per riuscire a capire come collegarli utilizzando gli adattatori presenti nella confezione, per non parlare delle bananine da utilizzare per colegare i cavi di potenza... Insomma un bel da fare. La foto del retro penso sia piuttosto chiara al riguardo.
Ma veniamo al sodo, come suonano un pre e finale degli anni '70 rispetto ad un'amplificazione con oltre vent'anni di meno? In questo caso i riferimenti utilizzati sono degli ossi duri, pre e finale Spectral DMC-12P e DMA-90, un must degli anni '90. Posizionare i Quad su di un unico ripiano del mio tavolino Solidsteel non è stato facile, il finale 303 ci è stato per un pelo in altezza, mentre nessun problema a sovrapporre i due sottilissimi Spectral seppur non si tratti di un posizionamento consigliato. Le due foto sotto ritraggono i Quad inseriti nell'impianto utilizzato per la prova. Curioso l'utilizzo del nastro isolante nero per coprire i vari led che la notte restano accesi (standby)
Entrambe le amplificazioni sono state ascoltate sia con la sorgente digitale che con quella analogica... Con l'ascolto dei CD la prima cosa che si nota, utilizzando l'accoppiata Quad, è il livello di uscita, basta ruotare pochissimo la manopola del volume per raggiungere livelli esagerati di dB. Probabilmente le sorgenti dei tempi (Tape e Tuner) uscivano nettamente più basse dei 2V degli attuali lettori CD. Dopo un debito riscaldamento il suono che ne esce non è un granchè, per certi versi sono felice in quanto la spesa effettuata per gli Spectral non è stata inutile, per altri sono un po deluso. Deluso perchè quello che leggevo in internet al riguardo non era poi tanto male, soprattutto sul finale 303. Il suono appare gonfio sul basso, poco controllato e poco esteso sull'alto, pure la trasparenza e la dinamica risultano decisamente scarse. Un suono poco vivace e contrastato, fin troppo rilassato per i miei gusti. Con il giradisci non va meglio e anzi la dinamica peggiora ulteriormente, una vera delusione. Ma ho voluto fare una prova, incrociare gli Spectral con i Quad iniziando proprio dal pre Spectral con il finale Quad. Chi lo avrebbe mai detto, questa accoppiata si comporta proprio bene. A parte un mediobasso meno controllato ed un suono meno veloce rispetto al riferimento il risultato è più che discreto. A quanto pare è il pre 33 a essere tra i due l'anello debole. Certo, a riascoltare il tutto con orecchio più critico si notano altri piccoli limiti, ma direi che gia così va bene. Discorso opposto abbinando il finale DMA-90 al pre Quad 33. Il suono riperde vitalità e il DMA-90 pare somigliare al Quad 303 anche se più esteso e controllato in basso. Il 33 pare essere in grado di mortificare il 90 in maniera piuttosto decisa, peccato. A questo punto mi sento di dire che dei due quello che veramente risulta interessante nonostante gli anni passati è il 303. Ma direi che è del tutto assurdo pensare di dividerli magari accoppiandoli proprio ad altre elettrroniche di costo elevato. Chi li ha se li tenga stretti e magari li faccia girare ogni tanto, magari con dei diffusori Quad ESL-57, ho idea che in tale configurazione possano ancora dare "emozioni"... |
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